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Suoni, parole e musica

La musica non è nelle note, 

la musica è tra le note.

Wolfgang Amadeus Mozart



 

 

“I sufi ci consigliano di parlare soltanto quando le nostre parole sono riuscite a passare attraverso tre cancelli. Al primo cancello ci chiediamo: sono vere queste parole? Se lo sono, le lasciamo passare; se non lo sono le rimandiamo indietro. Al secondo cancello ci domandiamo: sono necessarie? Se lo sono, le lasciamo passare; se non lo sono le rimandiamo indietro. All'ultimo cancello, invece, chiediamo: sono gentili? Se lo sono, le lasciamo passare; se non lo sono, le rimandiamo indietro” ha scrittoEknath Easwaran, traduttore di testi sacri indiani e insegnante spirituale, che visse tra il Kerala e l'America nel secolo scorso (1910-1999).

Tanto importante può essere l'effetto di una parola gentile, così altrettanto devastante può essere quello di una parola che contiene odio, invidia, menzogna o ignoranza. L'importanza della parola la conoscevano bene fin dai tempi antichi, molti degli ordini monastici orientali. Tra le regole più consuete ne troviamo alcune dedicate proprio a questi aspetti, come ad esempio: “Rispetta il silenzio, parla solo se strettamente necessario e per pronunciare parole di verità”, oppure: “Parla dei tuoi compagni solo se sono presenti”. Queste banali indicazioni sono di difficilissima applicazione proprio perché ci richiamano all'ascolto e alla consapevolezza costante. Eppure seguirle aumenta enormemente l'armonia e il rispetto nei gruppi e tra le persone, permettendo una comunicazione più efficace e meno conflittuale. 

L'importanza della musica, delle parole e dei suoni è spesso sottovalutata perché non si è consapevoli del loro  enorme impatto terapeutico. L'influenza delle parole, e in generale delle frequenze, sulla nostra realtà biologica, emotiva, mentale e sugli stati di coscienza che può diventare un potente strumento di benessere e salute, ma anche, se usato male e inconsapevolmente, creare importanti squilibri psicofisici e generare situazioni di sofferenza e dolore.

Musica, parole e suoni possono cambiare la biochimica del nostro corpo. Anche per questo bisognerebbe comprendere l'importanza dell'uso della gentilezza nelle parole.

Tratto da: Biologia della gentilezza di Immaculata De Vivo e Daniel Lumera