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Veniamo continuati dalle nostre opinioni

e dal nostro pensare.

Quelli sono i bambini

che diamo alla luce

in ogni istante.

 Spesso il nostro pensare continua a girare in tondo, quindi perdiamo tutta la gioia di vivere. La maggior parte dei nostri pensieri non solo non ci aiuta ma può nuocerci concretamente. Magari siamo convinti di non causare alcun danno se stiamo solo pensando qualcosa, ma in realtà i pensieri che attraversano la nostra mente, fuoriescono anche nel mondo. Proprio come una candela emana luce, tepore e profumo, il nostro pensare si manifesta in vari modi, compresi il nostro eloquio e le nostre azioni.

Quando qualcuno intorno a noi si sente triste o si lascia trasportare dal pensiero negativo, lo percepiamo. Ogni volta che formuliamo un pensiero – che riguardi noi o il mondo, il passato o il futuro – in un certo senso emaniamo le riflessioni e le opinioni che sono alla base di quel pensare. Produciamo pensiero, ed esso trasporta le nostre opinioni e l’energia dei nostri sentimenti.

Quando finiamo invischiati in pensieri negativi e preoccupazioni è facile generare malinteso e ansietà. Quando fermiamo il pensare e calmiamo la mente, creiamo maggiore spazio e apertura.

Quindi ognuno di noi ha una scelta. Tu hai una scelta. I tuoi pensieri possono fare più o meno soffrire te e il mondo che ti circonda. Se vuoi creare un’atmosfera più comunitaria, armoniosa, nel tuo posto di lavoro o comunità, non comunicare cercando di cambiare altre persone.  La tua prima priorità dovrebbe essere quella di trovare il tuo quieto spazio interiore, così da poter apprendere più cose su te stesso. Ciò include l’arrivare a conoscere e capire la tua sofferenza. Quando la tua pratica è salda e hai già raccolto alcuni dei dolci frutti della conoscenza di te stesso, sei in grado di valutare possibili modi di creare più spazio per portare nel tuo posto di lavoro o in comunità il silenzio, l’osservare in profondità comprensione e la compassione.”

Thich Nhat Hanh