Dicono che prima di entrare in mare Il fiume trema di paura. A guardare indietro tutto il cammino che ha percorso, i vertici, le montagne, il lungo e tortuoso cammino che ha aperto attraverso giungle e villaggi. E vede di fronte a sé un oceano così grande che a entrare in lui può solo sparire per sempre. Ma non c’è altro modo. Il fiume non può tornare indietro. Nessuno può tornare indietro. Tornare indietro è impossibile nell’esistenza. Il fiume deve accettare la sua natura e entrare nell’oceano. Solo entrando nell’oceano la paura diminuirà, perché solo allora il fiume saprà che non si tratta di scomparire nell’oceano ma di diventare oceano.
Il non pensare è un’arte e, come ogni arte, richiede pazienza e pratica. Reclamare la tua attenzione e riconnettere mente e corpo anche per soli dieci respiri può rivelarsi molto arduo, all’inizio. Ma con la pratica continuata puoi reclamare la tua capacità di essere presente e imparare semplicemente a essere.
Trovare qualche minuto per rimanere seduto in silenzio è il modo più semplice per cominciare a esercitarti ad abbandonare il tuo pensare consueto. Quando sei seduto tranquillamente puoi osservare come i tuoi pensieri irrompano rapidi, e puoi praticare il non rimuginarvi sopra ma lasciarli invece andare e venire mentre ti concentri sul tuo respiro e sul silenzio interiore.
Conosco alcune persone che non amano rimanere sedute in silenzio. Semplicemente non è il loro modo di rilassarsi, e alcuni lo trovano addirittura molto doloroso. Una mia conoscente decise che non avrebbe mai potuto meditare perché «non funzionava», così le proposi di fare una passeggiata con me. Non la definii «meditazione camminata» ma passeggiammo lentamente e con consapevolezza, godendoci l’aria pura, la sensazione dei nostri piedi sul terreno e il semplice camminare insieme. Quando tornammo indietro, lei aveva gli occhi brillanti e appariva rinvigorita e serena.
"Se riesci a prenderti soltanto qualche minuto
per calmare il tuo corpo,
i tuoi sentimenti e le tue percezioni in questo modo,
Nel 2000 tante idee saranno diventate una parentesi superate dal progresso, annullate dal processo della sintesi nel 2000 cambieremo le cambiali che saranno spiritose e digitali il 2000 è il risultato di un innesto combinato già da adesso è un curioso esperimento coronato da immancabile successo è l'insieme di una scelta post-moderna è un filosofo privato dalla lanterna nel 2000 l'osservanza sarà il metro per vedere tutti uguali sia davanti alla famiglia che nel cuore delle leggi universali Nel 2000 sarai stata inseminata da una roba radio-telecomandata Sei miliardi di persone come tante mignottone Saran pronte ad accettare ogni ordine speciale E saremo più leggeri, liberati dai pensieri Incapaci di protesta, senza grilli per la testa Non più magri, non più grassi, niente alti, niente bassi Tutti seri ed impettiti, sei miliardi di partiti Luccicanti canne vuote di strumenti senza note Sempre intenti a funzionare se uno schema razionale Nel 2000 non si troverà opposizione Nel 2000 avremo una unica opinione Nel 2000 le risate saran solo programmate e generali Con il giusto sovrapprezzo passeranno perversioni personali Nel 2000 avremo un cambio di cultura e una genesi contraria alla natura Un computer di quartiere porterà direttamente dentro casa, sia la spesa giornaliera Che i concetti elaborati dalla NASA Nel 2000 sarà tutto uniformato, pertinente, freddo, asettico, mondato Scaricate le tensioni, abbattute le emozioni, imbottiti di calmanti Psicofarmaci ambulanti Voleremo senza pesi verso esotici paesi In un Eden straperfetto finchè durerà l'affetto Scivolando sul pianeta in un'estasi completa Chi lontano, chi vicino A seconda del quattrino Nuova stirpe di guaudenti Psico-pillol-dipendenti Si godranno lo splendore di una stirpe superiore Nel 2000 tu mi parlerai in giapponese Nel 2000 non avremo più pretese.